La vitamina B12, una parte del complesso B essenziale, è necessaria al nostro organismo per creare e riparare il DNA, i globuli rossi e i nervi, oltre a tutta una serie di altre funzioni. Una nuova ricerca condotta in Irlanda mette in luce la preoccupante entità della carenza di vitamina B12 nella popolazione anziana.
Oltre i 50 anni? Siete più a rischio di carenza di B12
I ricercatori dell’Irish Longitudinal Study on Aging del Trinity College di Dublino hanno pubblicato sul British Journal of Nutrition nuovi risultati che dimostrano che una quantità significativa di persone di età superiore ai 50 anni è a rischio di carenza di B12. L’équipe ha analizzato i dati di oltre cinquemila persone in diverse province irlandesi e ha scoperto che, sebbene vi siano variazioni nella carenza a seconda di variabili quali la zona, lo stato di salute generale e lo stile di vita, nonché il periodo dell’anno in cui sono state effettuate le misurazioni, nel complesso gli adulti più anziani sono molto più a rischio di carenza di vitamina B12 o di folato (vitamina B9).
Le carenze di folati e B12 sono associate a numerosi problemi di salute come anemia, affaticamento, mal di testa e disturbi della memoria, soprattutto nelle popolazioni più anziane. Secondo i dati raccolti, un adulto irlandese su otto di età superiore ai 50 anni presenta una carenza di B12, mentre un adulto anziano su sette è carente di folati. I risultati hanno dimostrato che i livelli bassi o carenti di B12 e di folato aumentano con l’età e sono più comuni nelle persone obese, fumatrici o che vivono da sole.
La carenza di B12 non è così diffusa in Paesi come gli Stati Uniti, dove alcuni alimenti sono obbligatoriamente arricchiti con folato e B12. I ricercatori sperano che i loro risultati aiutino a sviluppare nuove politiche di salute pubblica in materia di fortificazione di vitamine e nutrienti. “Gli alti tassi di carenza di vitamine B riscontrati nella popolazione adulta più anziana sono preoccupanti e, dato che possono essere facilmente trattati con la fortificazione, hanno importanti implicazioni politiche e pratiche per il governo e i servizi sanitari”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa Rose Anne Kenny, ricercatrice principale del TILDA.
Cos’è la vitamina B12 e a cosa serve?
La B12 è una delle otto vitamine che compongono il gruppo delle vitamine del gruppo B, di importanza fondamentale. È la più “chimicamente complessa” di tutte le vitamine ed è fondamentale per il normale funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Ogni singola cellula del corpo umano dipende dalla B12. Il nostro corpo ne ha bisogno per la produzione di globuli rossi e per la riparazione e la creazione di nuovi tessuti e del DNA. È inoltre essenziale per i processi di produzione di energia e di acidi grassi.
Il nostro corpo produce milioni di globuli rossi ogni minuto. I globuli rossi contengono la proteina emoglobina, che trasporta l’ossigeno in tutto il corpo e riporta l’anidride carbonica ai polmoni per l’espirazione. Quando i livelli di B12 diventano troppo bassi, la produzione di globuli rossi da parte dell’organismo diminuisce. Se il numero di globuli rossi scende troppo, si sviluppa l’anemia, che comporta una serie di complicazioni per la salute, alcune gravi e potenzialmente irreversibili.
Segni e sintomi di una carenza di B12
Anche livelli leggermente più bassi di B12 possono scatenare sintomi come depressione, confusione cerebrale e affaticamento negli individui. Possono anche verificarsi perdita di appetito, costipazione e rapida perdita di peso. Più i livelli di B12 si abbassano e più la carenza si protrae, è probabile che si sviluppino problemi neurologici, come intorpidimento e formicolio delle estremità o problemi di abilità motoria e di equilibrio.
Una carenza prolungata comporta un rischio significativo di danni permanenti al cervello e ai nervi. È noto che la carenza di B12 espone alcune persone a un rischio maggiore di problemi di salute mentale come demenza, mania o psicosi. La carenza di B12 influisce anche sulla risposta immunitaria e può aumentare la suscettibilità alle infezioni o alle malattie. Una carenza prolungata porta alla comparsa di anemia, che può essere accompagnata da una serie di sintomi:
- estrema stanchezza o mancanza di energia
- debolezza muscolare
- respiro corto
- battito cardiaco irregolare e palpitazioni
- perdita di peso inspiegabile
- ittero (ingiallimento della pelle)
- costipazione o diarrea cronica
- lingua irritata o ulcere in bocca
- disturbi della vista
- declino della memoria
- problemi di comprensione e di giudizio
- confusione o annebbiamento del cervello
- Cosa fare per una carenza di B12
Poiché una carenza può causare danni irreversibili, è fondamentale identificare e trattare una carenza di B12 o di folati il prima possibile. I sintomi che derivano da una carenza di B12 possono anche essere indicativi di altre condizioni gravi; pertanto, se si ritiene di avere una carenza di B12 o di folati, è estremamente importante rivolgersi a un professionista della salute.
Di quanta B12 avete bisogno e dove potete trovarla?
Il National Institutes of Health degli Stati Uniti raccomanda a chiunque abbia più di 14 anni di ingerire almeno 2,4 microgrammi (mcg) di B12 ogni giorno. Le donne incinte e quelle che allattano sono incoraggiate a consumarne un po’ di più, rispettivamente 2,6 mcg e 2,8 mcg.
Gli unici organismi che producono naturalmente B12 sono alcuni ceppi particolari di batteri e di archei. Non esistono fonti vegetali naturali della vitamina, per cui i vegetariani e i vegani sono più a rischio di carenza rispetto ai non vegetariani. Le fonti più ricche di vitamina B12 sono i prodotti animali come il latte, le uova e le carni (manzo, maiale, pollame, agnello), il pesce, i frutti di mare/crostacei, il lievito alimentare e gli alimenti fortificati come i cereali per la colazione e le bevande nutrizionali.
Alcuni farmaci, come la metformina, che è un farmaco per il diabete, e alcuni trattamenti per l’ulcera peptica, così come alcuni antibiotici, sono noti per interferire con la capacità dell’organismo di assorbire correttamente la B12 e quindi può essere necessaria un’integrazione.